Abbazia di S. Andrea di Borzone


Storico monastero, dipendente in origine da San Colombano di Bobbio, già all’inizio del XII secolo passò sotto la giurisdizione episcopale di Genova. Fu elevato in abbazia benedettina a partire dal 1184 da Ugone della Volta arcivescovo di Genova, che lo affidò ai monaci benedettini francesi dell’ordine della “Chiesa di Dio”. Una lapide, murata sulla parete orientale della torre, ricorda che l’abbazia venne ristrutturata ed ampliata nel 1244 sotto la guida dell’Abate Gherardo di Cogorno e grazie al patrocinio dei Fieschi, famiglia impegnata, nello stesso periodo, nella costruzione della Basilica di San Salvatore a Cogorno.

Gli abati benedettini si succedettero nel governo dell’abbazia dal 1184 al 1536. La maggior parte di essi appartenne alla famiglia dei Conti di Lavagna (i Ravaschieri), i quali in tal modo si assicuravano un avamposto oltre che politico anche economico nell’entroterra. Nel 1536 Papa Paolo III trasformò l’Abbazia in Commenda Parrocchiale. Il 10 Marzo 1910 il complesso abbaziale fu ufficialmente riconosciuto come monumento nazionale.

Gli edifici che compongono l’insediamento abbaziale si dispongono su tre lati dello spazio aperto quadrangolare che, in origine, costituiva probabilmente il chiostro conventuale.

La chiesa con la torre campanaria e la sacrestia nuova, ad essa addossate, si presenta come il corpo di fabbrica principale del complesso di cui, inoltre, fanno parte la casa colonica e l’ex monastero.

La chiesa ad un’unica navata presenta tre muri tessuti in pietra e mattone risalenti, probabilmente, al VIII secolo. Il paramento murario, che caratterizza sia l’interno che l’esterno della chiesa, è costituito dall’armonico disporsi di un doppio ordine di arcatelle cieche un tempo scialbate di bianco, mentre la parte in mattone era ricoperta da uno strato di intonaco a cocciopesto di colore rossastro.

La torre, probabilmente la parte più antica, presenta nei due terzi inferiori una struttura muraria in pietra da taglio a blocchi squadrati. Gli ultimi due ordini di coronamento in tessuto murario di pietra e mattone, di epoca successiva, riprendono il motivo delle archetelle presenti nelle strutture perimetrali della chiesa. Su due lati del campanile si aprono le trifore con colonnine, capitelli e archetti in marmo bianco. Successivamente è stato introdotto il quadrante dell’orologio.

L’intervento di restauro condotto recentemente nel complesso Abbaziale di Sant’Andrea di Borzone ha portato ad un riordino e consolidamento delle strutture murarie che ha permesso, tra l'altro, di riportare in evidenza i motivi architettonici più remoti caratterizzati da elementi in laterizio a vista.

L’Abbazia di Sant’Andrea di Borzone con i suoi cipressi secolari
Particolare della facciata
Il campanile con l’orologio
Particolare del portone di ingresso
I muri perimetrali dell’Abbazia sono composti dall’alternarsi di pietra e
mattoni, entrambi con doppia funzione, portante e decorativa
Chiostro con colonne ottagonali del XV secolo
Vista del chiostro e ingresso della torre campanaria
Particolare del bugnato della torre
Interno della chiesa
Particolare del portone d’ingresso. Interno
Interno della Chiesa
Panorama dal sagrato dell’Abbazia di Sant’Andrea di Borzone
Abbazia di Sant’Andrea di Borzone
Pianta dell’Abbazia
1 - CHIESA
2 - TORRE CAMPANARIA
3 - CASA CANONICA ex monastero probabilmente edificato nel XIII secolo
4 - CASA COLONICA
5 - “SACRESTIA NUOVA” eretta nel 1850
6 - CHIOSTRO