Gli Spinola


La storia degli Spinola è strettamente legata a quella di Genova. Fondarono la propria ricchezza sul traffico di merci, sulla finanza e sullo sfruttamento delle terre e delle gabelle.

Di nobilissime origini, discendenti dai Duchi di Clinia in Germania, si trasferirono in Val Polcevera nel 948.

Il primo loro importante insediamento in città avvenne nella contrada di San Luca dove Oberto Spinola, nel 1188, fece costruire la omonima chiesa di famiglia. Punto di riferimento e ed unità della famiglia Spinola nel 1589 divenne, per volere di Sisto V, parrocchia gentilizia anche degli alleati Grimaldi. Nel XVII la facciata dell’edificio fu riedificata e le decorazioni dell’interno furono affidate a Domenico Piola.

Nel 1180 Guglielmo e Giacomo Spinola abbandonarono il quartiere per trasferirsi nella zona di Luccoli. Da questo momento la famiglia Spinola si distinse nel ramo di San Luca e di Luccoli.
Perseguirono insieme alla famiglia Doria una politica filo – imperiale in opposizione ai Fieschi.

Molti dei suoi esponenti parteciparono al governo della città rivestendone alte cariche, ma furono anche nobili condottieri, scaltri commercianti e abili navigatori. Intrapresero intense relazioni politiche e alleanze con le maggiori monarchie europee. Alcuni di loro entrarono direttamente al servizio delle potenze straniere alleate come Ambrogio Spinola che nel 1625 si distinse come condottiero, al servizio della Spagna, nella battaglia di Breda. La resa di questa città e la sua consegna a Carlo V da parte del condottiero genovese fu immortalata in un famoso dipinto di Diego Velasquez. In seguito a ciò, nel 1629 Ambrogio Spinola fu nominato da Filippo IV governatore di Milano.

Anche grandi mercanti e finanzieri ebbero un importante ruolo nella politica mercantile genovese controllando e partecipando ai commerci con la Spagna, il Nord Africa, l'Inghilterra e le Fiandre e finanziando con le loro ricchezze le attività delle grandi famiglie europee. Presso il Porto di Genova ed in corrispondenza del quartiere della famiglia, gli Spinola controllavano direttamente una torre di avvistamento ed un ponte del porto, in origine in legno, dove si scaricavano frutta, vino, grano e legname.

Ebbero un ruolo fondamentale nel governo dei territori dell'oltregiogo, aree appenniniche alle spalle della città di Genova attraversate da quelle mulattiere che vedevano il passaggio delle merci dal porto di Genova e dalla Pianura Padana.

In queste zone gli Spinola instaurarono i loro feudi creando in particolare in Valle Scrivia quello "Stato Spinolino" che sarà continuamente fonte di preoccupazione per il Comune di Genova e corridoio di passaggio per le truppe estere.

Il loro potere è testimoniato dalle architetture castellane e dai palazzi presenti in questo territorio come i Palazzi e Castelli del feudo di Isola, di Ronco e di Borgo Fornari. Gli Spinola si impegnarono anche nello sviluppo economico e sociale dei feudi attraverso l'incentivazione di coltivazioni, la creazione di infrastrutture e di nuove attività produttive come la "fabbrica di panni" a Ronco Scrivia dei primi anni del '600.

Inoltre al marchese Carlo Spinola (1671 - 1736) si deve l'istituzione dell'Ospedale di Borgo Fornari retto da un medico chirurgo e farmacista.

Grazie all'impegno politico riuscirono ad allargare la loro influenza e il loro potere oltre che nell'oltregiogo genovese, nelle coste e nelle isole del Mediterraneo come Spagna, Corsica, Sardegna, Malta, in Terra Santa, nelle Fiandre, nei porti del Nord Europa e persino nelle terre del nuovo continente.

Molto forte fu anche il loro legame con l'Ordine dei Cavalieri di Malta. Nel 1689 Napoleone Spinola istituì l'Abbazia di San Giuliano in Malta con riserva di giustpatronato lasciata alla sua discendenza maschile. A partire da Raffaele Spinola divenne consuetudine per i figli cadetti della famiglia entrare nell'ordine monastico di Malta.

Furono anche importanti uomini di cultura, collezionisti e committenti di notevoli opere artistiche e i cicli di affreschi che abbellirono le loro prestigiose dimore cittadine come il palazzo Spinola Marmari fatto costruire a metà 400 e che presenta in facciata cinque nicchie con scritte celebrative e statue di illustri uomini Spinola o il palazzo di Angelo Giovanni e Giulio Spinola, costruito nella metà del '500 su progetto dell'architetto Giovanni Ponzello, i cui affreschi illustrano le eroiche imprese degli Spinola.

Le opere d'arte e i ritratti degli esponenti della famiglia realizzati da illustri artisti genovesi ed europei testimoniano i raffinati contatti degli Spinola ed il loro respiro internazionale.

Incerta è l'origine del loro nome. Secondo alcuni esso deriverebbe dalla loro signoria sul monte Spinola; per altri dalla spina della corona di Gesù Cristo che Oberto e Guido Spinola avrebbero portato a Genova dall'Oriente; altri ancora ricollegano il nome Spinola al verbo genovese “spinuellà” cioè spillare il vino dalle botti. Lo stemma del loro casato è costituito da una scacchiera bianca e rossa al di sopra della quale si trova un turacciolo di legno spina - cannella strumento per turare e aprire la botte.

La Chiesa di San Luca a Genova fondata nel 1188 da Oberto Spinola
Palazzo Spinola di Pellicceria o Palazzo Francesco Grimaldi, (Ge)
Palazzo della Prefettura a Genova o Palazzo Doria – Spinola
Palazzo Giacomo Spinola di Luccoli, Piazza Fontane Marose (Ge)
Ritratto di Ambrogio Spinola del pittore M. J. van Mierevelt 1609
Giustino di Nassau porge le chiavi di Breda ad Ambrogio Spinola dipinto del pittore Diego Velàzquez (1634-1635)
Monete della zecca di Ronco coniate nel 1669 per Napoleone Spinola
Palazzo marchionale Spinola sede del Comune di Ronco Scrivia (Ge)
Palazzo Spinola di Pietrabissara (Isola del Cantone - Ge)
Castello Spinola Mignacco in località Piano (Isola del Cantone - Ge)