Il Comune di Savignone


Antica roccaforte Fieschi, Savignone è situata in una posizione privilegiata, protetta dai venti dalle imponenti rocce di conglomerato che si stagliano alla sue spalle.

Il suo territorio fu frequentato sin dalle epoche più antiche come testimoniano le tombe della popolazione dei Liguri ritrovate in località Camiaschetta e i reperti dell’età del bronzo di Renesso ora conservati nel Museo Archeologico Alta Valle Scrivia di Isola del Cantone.

Ricordata dalle guide del primo Novecento come “Perla dell’Appennino ligure, città giardino”, fu sede di un notissimo centro termale, divenendo la meta preferita della borghesia genovese per la villeggiatura. Numerose sono le ville costruite proprio in questi anni da importanti architetti come Giuseppe Crosa di Vergagni e Gino Coppedè. Ancora oggi conserva la sua fisionomia e vocazione di centro turistico e di villeggiatura anche grazie alla riscoperta di prodotti locali di eccellenza come lo sciroppo di rose.

Cuore del paese e della grandezza del dominio Fieschi è la piazza con il Palazzo comitale, la Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo e il palazzo Crosa di Vergagni, edificato nel 1771 per volere del conte Girolamo Fieschi e sede del primo ospedale. I suoi spazi accoglievano circa quaranta letti, con le stanze per il medico, il farmacista e il sacerdote.

A Savignone secondo la tradizione furono trasportate le spoglie mortali di S. Agostino per trasferirle a Pavia. A quel miracoloso episodio si fa risalire la fondazione, da parte del re Longobardo Liutprando, del monastero di San Salvatore di cui restano alcune labili tracce nelle murature di una moderna abitazione civile.

Il Palazzo Fieschi fu edificato, tra il 1568 e 1569, da Ettore Fieschi come nuova residenza dopo l’abbandono del castello. Si presenta ancora nelle sue forme originali con il maestoso portale, le garitte di guardia sugli spigoli e il suo grande giardino. Nel ‘800 fu trasformato in centro idroterapeutico e successivamente in un rinomato albergo per la nobiltà genovese.

Risalgono a questo periodo alcuni degli esempi più interessanti di architettura industriale del territorio della Valle Scrivia come il villaggio operaio di Isorelle sorto in relazione al Cotonificio De Ferrari e il complesso della Fabbrica della Birra ancora oggi in funzione.

Oltrepassato l’antico ponte dei Fieschi, che metteva in collegamento il borgo con il suo castello e il fondovalle, si può raggiungere la frazione di San Bartolomeo di Vallecalda. La chiesa parrocchiale risale al XII secolo, ma l’impianto attuale è settecentesco e conserva al suo interno tele del Cambiaso e due sculture attribuite a Francesco Schiaffino.

Dal Santuario dedicato alla Regina della Vittoria si può godere di una vista panoramica della Val Polcevera e del mare fino a scorgere, in alcune giornate, la Corsica. Da questi luoghi passano i sentieri escursionistici legati al percorso dell’Alta Via dei Monti Liguri.

Nelle piccole frazioni di Montemaggio, Renesso, Sorrivi si conservano ancora le suggestive costruzioni rurali e manufatti appartenenti alla cultura contadina frutto del paziente lavoro dell’uomo sul territorio.

L’abitato di Savignone e il castello in alto a destra sulla rupe
Savignone in una foto degli anni ‘70
Il centro del paese ed il castello sullo sfondo. Anno 1979
Savignone, il fondovalle e la località Gabbie sulla destra visti dal castello
Il Palazzo dei Fieschi e il centro idroterapico in una foto d’epoca
Il Palazzo dei Fieschi nel centro del paese
Il Palazzo dei Fieschi e l’ampio parco
La Chiesa Parrocchiale di San Pietro nella piazza principale del paese
Il ponte Fieschi a Savignone che congiunge l’abitato al fondovalle
Cappella della Madonna delle Grazie in località Costalovaia
La colonia montana di Montemaggio costruita negli anni ‘30
Chiesa Parrocchiale dedicata a San Pietro affacciata nella piazza del paese
Il Comune di Savignone visto nel tratto escursionistico Monte Maggio - Sorrivi - Martellone
Il Comune di Savignone
http://www.comune.savignone.ge.it

Pro Loco di Savignone
http://www.prolocosavignone.it